CODART, Dutch and Flemish art in museums worldwide

Rubens e i fiamminghi

Rubens and the Flemings Exhibition: 27 March - 25 July 2010

The exhibition shows masterpieces by Rubens and his contemporaries from the Gemäldegalerie der Akademie der bildenden Künste, the Liechtenstein Museum and the Kunsthistorisches Museum in Vienna.

Publication

Rubens e i Fiamminghi
Sergio Gaddi and Renata Trnek
Catalogue of an exhibition held in Como (Villa Olmo) in 2010
28 cm., 192pp., 160 color illustrarions, paperbound
Milano (Silvana) 2010
ISBN: 9788836616756

From the exhibition website, 21 April 2010

Con la settima grande mostra organizzata dal Comune di Como in collaborazione con importanti istituzioni museali europee, il percorso degli eventi d’arte a Villa Olmo punta per la prima volta i riflettori, dopo sei mostre dedicate ai maestri dell’Ottocento e del Novecento, sull’arte del Seicento e in particolare su un maestro assoluto della luce e del colore, nonché un fato di tutta la pittura europea come Pieter Paul Rubens, con la prodigiosa forza di seduzione che si sprigiona dalle sue visioni e nutre la straordinaria esperienza dell’epoca d’oro del barocco fiammingo. La mostra permette di conoscere da vicino i temi caratteristici della pittura di Rubens, come i soggetti sacri, i riferimenti alla storia e al mito, attraverso 25 capolavori provenienti dalla Gemäldegalerie dell’Accademia di Belle Arti, dal Liechtenstein Museum e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Accompagnano i dipinti del maestro di Anversa esposte a Villa Olmo 40 opere di pittori fiamminghi del Seicento tra i quali Anton Van Dyck, Jacob Jordaens, Gaspar de Crayer, Pieter Boel, Cornelis de Vos, Theodor Thulden.

Il Barocco nell’arte

Processo che porta alle estreme conseguenze, istanze già presenti nel Rinascimento, e che maturano con il Manierismo, il Barocco aspira al pittorico, cioè al dissolversi della forma plastica e lineare in un’immagine mossa, fluttuante, inafferrabile; al cancellarsi dei confini, dei limiti, per suscitare il senso dello sconfinato; il mutarsi dell’essere statico, rigido, obiettivo, in qualcosa in divenire, in una funzione.

Il contesto storico-culturale

Il ‘600 è stato definito dagli storici il “secolo d’oro” delle Fiandre. Eppure questo territorio (corrispondente all’incirca all’attuale Belgio) nel passaggio tra il XVI e il XVII secolo ha rappresentato un’area di scontro per le grandi potenze europee.

La zona di Anversa, in cui operano sia Rubens che la quasi totalità degli altri artisti presenti in mostra, è in gran parte cattolica. I maggiori committenti di dipinti sono gli ordini religiosi, che in quella regione di frontiera con il mondo protestante sono molto attivi e ben forniti di mezzi, e una borghesia più ricca e più colta di quella di altre aree del nord Europa. Ciò determina un allineamento stilistico degli artisti ai canoni della Controriforma. Per far fronte alle numerose committenze, gli artisti creano efficienti botteghe in cui vengono impiegati numerosi collaboratori. La bottega per antonomasia delle Fiandre è quella di Rubens, presso cui lavorano non soltanto Anton Van Dyck e Jacob Jordaens, ma anche molti altri pittori fra quelli presenti in mostra.